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USA BEYOND

In questa sezione riporto tutti i vari scali e/o capatine frugali negli USA, a partire da San Francisco Aprile 2017!

5-10 dicembre 2019 - 2021 - 2022
Texas
San Antonio
Che dire...cittadina falsa e finta fino al midollo, ma che non mi spiace affatto, con il riverwalk, il piccolo centro con la chiesetta, il mercato messicano, per me batte 10 a 1 Chicago e le classiche città americane (a parte Los Angeles ovviamente!!).

Rispetto al 2019, tornata sempre nel dicembre 2021, gli effetti del covid si sono visti...centri commerciali piuttosto vuoti, ristoranti che chiudono alle 22, praticamente il centro si svuota da quell'ora in poi. Trovare un taxi al di fuori del centro è praticamente una utopia e tutti si muovono con Uber, ancora più di prima.

Per andare a fare il tampone per tornare in Italia abbiamo dovuto cercare in lungo e in largo, trovato un posto a 45 minuti dal centro, siamo arrivati senza problemi...ma abbiamo atteso un'ora e mezza per farci venire a riprendere!
In compenso ho avuto l'occasione di vedere, per ben due volte, le partite dell'NBA!non ci ho mai capito nulla di basket, ma poco importa, lo spettacolo è sempre interessante!

Spurs di San Antonio VS Cavaliers di Cleveland nel 2019, grande partita sembrerebbe, con finale combattuto fino all'ultimo, Spurs VS Nuggets di Denver, un pò meno combattuta, ma grande rischio di linciaggio per non esserci alzate durante l'inno...

ah, temperatura primaverile in pieno inverno, però ho saputo di un anno con nevicata annessa!

Il Riverwalk “Paseo del Rio”: questo è il vero cuore pulsante di San Antonio, una piacevole passeggiata pedonale lungo le sponde dell’omonimo fiume. Il Riverwalk è definito “one of the brightest jewels in San Antonio crown” (uno dei gioielli più splendenti della corona di San Antonio).

Il cibo sul riverwalk si può reperire ovunque, anche se non ho mai mangiato, questo è quello che è stato suggerito:  Rainforest Cafè dell’omonima catena internazionale, in stile foresta tropicale, in una piacevole atmosfera di luce soffusa. La prenotazione è vivamente consigliata in quanto il locale è molto richiesto e le attese possono protrarsi a lungo. Da farsi, non tanto per la bellezza del paesaggio, ma perchè è un must per ogni visitatore di San antonio, un giro sulla chiatta per il fiume, meno di una oretta dove verranno descritte le magnificenze di San Antonio! Le sponde del fiume sono collegate tra loro da robusti ponticelli in pietra; passare da un lato all’altro del Riverwalk è quindi semplice e comodo. Durante il tragitto lungo il fiume, la barca raggiunge uno degli ingressi del Rivercenter mall, un grande centro commerciale su quattro piani in classico stile moderno americano.

Per approfondire il tour di San Antonio suggrisco di visitare la cattedrale romano-cattolica di San Fernando nella Main Square, risalente al 1731, con i soffitti finemente decorati e il fonte battesimale, ritenuto un dono del futuro re di Spagna e con i ricordi della battaglia all’Alamo, quando la bandiera sventolava durante i combattimenti. Nel 1987 Papa Giovanni Paolo II l’ha visitata durante la sua unica visita in Texas. Al suo interno si trovano le reliquie di Sant’Antonio da Padova e la tomba di Davy Crockett.

“El Mercado”, un angolo messicano in Texas, con il Market Square; è il più grande mercato messicano degli Stati Uniti, all’interno del quale vengono proposti anche eventi di musica e danza.

Alamo: ominciamo col dire che Alamo non è propriamente un forte dato che fu originariamente fondato nel XVIII secolo come missione francescana per convertire al cristianesimo la popolazione locale. Deve quindi la sua fama alla battaglia che nel 1836 si combatté fra l’esercito messicano e i 189 soldati texani asserragliati al suo interno che, dopo aver opposto una strenua resistenza durata tredici giorni, perirono tutti durante l’assedio. Anche se gli eventi legati ad Alamo sono quindi connessi più alla storia dell’indipendenza del Texas dal Messico che a quelli degli Stati Uniti, l’episodio verificatosi in questo luogo e i personaggi che vi presero parte sono legati indissolubilmente all’immaginario collettivo americano. 

La crudeltà con la quale il generale messicano Antonio López de Santa Anna condusse le operazioni di guerra e il coraggio dei difensori di Alamo che non vollero mai arrendersi nonostante la palese inferiorità numerica e la certezza della morte resero infatti questo luogo un simbolo di sacrificio per la causa della libertà che  viene ricordato ancora oggi.

Il sacrificio dei difensori di Alamo non fu comunque vano dato che poche settimane dopo questi eventi al grido di “Remember the Alamo” il comandante delle forze texane Sam Houston spronò i suoi soldati nella battaglia decisiva per le sorti dell’indipendenza e conquistò la vittoria dopo solo diciotto minuti di battaglia. 

Essendo originariamente, come detto, una missione francescana i due edifici principali sono rappresentati dalla chiesa e dal convento.
All’interno della chiesa sono conservati numerosi reperti militari dell’epoca e sulla facciata si possono osservare ancora oggi l’architettura e le decorazioni tipiche del periodo coloniale spagnolo.

Quello che un tempo fu il convento della missione e all’interno del quale nel 1836 si svolsero gli ultimi sanguinosi combattimenti corpo a corpo oggi ospita il museo vero e proprio dell’intero complesso e la mostra permanente The Alamo: A Story Bigger Than Texas.
I lati del complesso sono circondati da un giardino pensato per essere un luogo accogliente e silenzioso che possa aiutare a ricordare il sacrificio di coloro che perirono nella battaglia.

Dove mangiare!ecco che cosa ho provato degno di nota. 

Il tributary, nell hotel Riverwalk Mariott, cucina internazionale (se si vuole uno stop dal tex mex) ben fatta.

Boudro: per una guacamole fatta sul momento (chiedere di togliere il coriandolo se come me non lo apprezzate), anche la carne non è assolutamente male

J prime steakhouse: combo coda di aragosta e filetto, sicuramente non economico (nel 2019 100 dollari, sicuramente raddoppiato visti i prezzi del 2022)

Domingo: per un aperitivo

Fogo de Chao: brasiliano, carne

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HOUSTON

I lanci delle missioni nello spazio avvengono da Cape Canaveral, è la sede di Houston che dirige il tutto. E’ qui che si sviluppano le nuove tecnologie e gli astronauti si addestrano per il loro prossimo viaggio stellare.

Perfetto per gli appassionati di storia e di scienza, il Johnson Space Center offre la possibilità di visitare la base spaziale e il museo, che contiene tantissimi reperti, veicoli e indumenti. Qui potrete vedere il centro di comando che ha gestito le missioni sulla luna, toccarne alcuni frammenti, ammirare i progressi della scienza, e scoprire cosa ci riserva il futuro. Il Johnson Space Center (JSC) è nato nel 1961 con il nome di Manned Spacecraft Center. La base, la cui costruzione ha impiegato 2 anni, è stata rinominata nel 1973 in onore del defunto presidente Lyndon B. Johnson.

Perché proprio Houston? Il programma spaziale americano aveva necessità di trovare un sito dove accogliere tutto il personale dello Space Task Group, la task force incaricata di dirigere il progetto lunare Apollo. La base di lancio di Cape Canaveral non si prestava bene a questo scopo, così si pensò di scegliere un secondo sito, il quale doveva avere caratteristiche ben precise, ovvero la possibilità di trasportare merci su acqua, un clima mite per lavorare all’aperto tutto l’anno, e un aeroporto operativo in qualsiasi situazione climatica. 

La NASA di Houston è la sede del Centro di Controllo delle Missioni sin dal programma Gemini IV del 1964. Da allora ha diretto anche le Apollo-Souyz, e Skylab, e dal 1981 al 2011 è stata la sede centrale del programma Space Shuttle.

Attualmente, guida le operazioni della stazione spaziale internazionale ISS, lo sviluppo del veicolo spaziale Orion, nonché numerosi altri programmi di ricerca e sviluppo. E’ inoltre sede del campo di addestramento degli astronauti, che qui si preparano ad affrontare lunghi periodi di permanenza nello spazio. 

La NASA è un’attrazione molto popolare e attrae turisti da tutto il mondo. Per questo motivo è spesso affollata, in particolare nei weekend. Consigliamo quindi di pre-acquistare i biglietti, di seguito il costo Adulti: 29,95$

Le due attrazioni più popolari sono il tour guidato del complesso, e la visita alla replica dello shuttle Independence. Per evitare lunghe code, appena entrati recatevi al Membership Desk, sulla destra. Qui potrete farvi dare un ticket con il quale presentarvi presso l’attrazione all’orario stabilito.

Christopher C. Kraft Mission Control Center, la punta di diamante del sito. Da qui sono stati diretti i programmi Gemini e Apollo, incluso l’Apollo 11, che ha visto per la prima volta l’uomo atterrare sulla luna. Oggi non è più operativo, e tutto è stato lasciato com’era. Computer e mezzi che oggi ci sembrano preistorici, e che ciononostante hanno permesso una delle più grandi conquiste dell’umanità. Viene anche mostrato un breve filmato sull’allunaggio.

Astronaut Training Facility, il campo di preparazione degli astronauti nonché centro di ricerca e sviluppo. Per ragioni di sicurezza, e per non disturbare i lavoratori, con il biglietto standard è possibile visitarlo solo da una passerella chiusa e sopraelevata. Vedrete alcuni moduli di addestramento, capsule per i test in ambienti di microgravità, rover e robot umanoidi. Le apparecchiature cambiano costantemente, man mano che vengono inventate nuove tecnologie.

Rocket Park, una zona all’aperto dove sono installati diversi razzi utilizzati nella storia dei programmi spaziali. Il pezzo forte è uno dei tre razzi Saturn V ancora esistenti, installato in un padiglione e visitabile da vicino. Alto più di 100 metri, il Saturn V ha lanciato 26 astronauti nello spazio tra il 1967 e il 1973, con ben 6 missioni di successo sulla luna. Alle pareti sono appesi alcuni pannelli che recano le più celebri citazioni degli astronauti, tra cui la famosa “Houston, abbiamo un problema”.

 

2017
San Francisco 

24 Aprile 2017: scalo per il mio viaggio super alle Hawaii!

Devo ammetterlo, Frisco non è stata particolarmente apprezzata la prima volta che l'ho visitata nel 2008...e sinceramente l'idea di rivederla non mi esaltava particolarmente, ma uno scalo di 11 ore in aeroporto...anche no!

Fortunatamente il Fabry ha puntato la sua attenzione verso Alcatraz!

Per un motivo che sinceramente non ricordo, probabilmente la voglia di lasciare quella che ritengo una anonima e inutile città, mi ha portato a questa sconsiderata scelta nel lontano 2008. 

Insomma, rinnovato l'interesse per Frisco, si prenota l'escursione per l'ex carcere di massima sicurezza!

Aereoporto - embarcadero con metro BART, circa 42 minuti partenza verso le 6 e 30 e prendere il ritorno alle 13 e 45.

Si atterra alle 6 del mattino, si arriva a San Francisco Embarcadero: pier 33 partenza ore 8 e 45 per 35 dollari.

Alcatraz: https://www.alcatrazcruises.com/

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Capatina al Pier 39 per vedere le fochine

Fischerman Wharf: dopo 8 anni dalla prima volta...faccia a parte, purtroppo il mio compagno di viaggi Fabri non è proprio quello che si definisce un fotografo provetto (stanchezza a parte), le fochine del Pier 39 rimangono sempre l'unica cosa di interessante che secondo me si può vedere a SF, Alcatraz a parte!

CHICAGO 2017 -2023

Premetto che non mi piace, non ci posso fare nulla. Per me unica cosa degna di nota è il lago michigan che si vede dall'alto quando si atterra, sembra un vero mare!

Magari giugno non è il momento migliore, magari in un altro periodo potrebbe risultare più affascinante, chi può dirlo!personalmente continuo a sperare un cambio location del congresso per andare in lidi meno tristi!

Millennium Park,  il parco pubblico che, in meno di vent’anni dalla sua inaugurazione, si è già fatto strada tra le prime attrazioni di Chicago. Ed in effetti è davvero un gioiellino, molto più di una piacevole area verde dove trovare ristoro dalla giungla urbana. E’ un vero museo a cielo aperto, pieno di opere d’arte ed architetture futuristiche. I suoi punti di forza sono The Cloud Gate, la scultura a forma di fagiolo di Anish Kappoor, dalla superficie a specchi; le fontane su cui sono proiettati i volti di alcune persone; e l’auditorium Jay Pritzker Pavillon, progettato dall’architetto Frank Gehry (che ha realizzato fra l’altro anche il Walt Disney Concert Hall di Los Angeles).

Willis Tower, che con i suoi 443 metri è il grattacielo più alto di Chicago, e il secondo degli Stati Uniti dopo la Freedom Tower di New York. Il palazzo ospita prevalentemente uffici, ma è famoso per la sua terrazza panoramica Skydeck. Al 103° piano si trovano quattro balconi interamente in vetro, dai quali vi sembrerà di volteggiare sopra la città. Un’esperienza indimenticabile, ma poco adatta a chi soffre di vertigini.

 

Rookery Building, del 1888, uno degli edifici più belli di Chicago. Coniuga le più moderne tecniche di costruzione dell’epoca con una cura maniacale nelle decorazioni, che attingono dagli stili bizantino, veneziano e moresco. Il magnifico atrio, che è l’unica zona visitabile, fu ristrutturato nel 1905 da Frak Lloyd Wright, il quale aggiunse marmo bianco e pregiate decorazioni in stile persiano, per renderlo ancora più luminoso e lussuoso.

 

Union Station, la principale stazione ferroviaria della città. E’ famosa soprattutto per la grande scalinata, protagonista di una scena del film Gli Intoccabili.

 

Richard J. Daley Center, uno dei grattacieli di Chicago, famoso soprattutto per la bella piazza omonima nella quale si tengono numerosi eventi, tra cui il mercato ortofrutticolo e il mercatino di Natale Christkindlmarket. Al centro si staglia una grande opera senza nome di Picasso, realizzata nel 1967.

 

Navy Pier, l’ex molo principale della città, ora convertito in area turistica. E’ lungo 1010 meri e ha una superficie di 50 acri, occupata da giostre, ristoranti, negozi, e persino un giardino botanico. E’ fantastico per le famiglie con bambini, che si divertiranno moltissimo sulla ruota panoramica e al Children Musuem, ma è anche il luogo perfetto per fotografare lo skyline di Chicago. Il mercoledì alle 21.30 ed il sabato alle 22.15 ci sono i fuochi d’artificio, che regalano uno spettacolo ancora più emozionante.

Magnificient Mile, ovvero il tratto di Michigan Avenue a nord del fiume. E’ la via dello shopping, ma anche sede di diverse agenzie di marketing e giornali, come il Chicago Tribune. Tra gli edifici più rappresentativi ci sono Water Tower con il suo orologio storico; la Tribune Tower, sulla cui facciata sono incastonati pezzi di altri famosi edifici, e l’elegante Drake Hotel.

 

John Hancock Tower, il secondo grattacielo della città. Qui ci sono ben due piattaforme panoramiche. La prima, 360 Chicago, è la classica terrazza con vista, che si trova al 94° piano. La seconda è Tilt, un’esperienza che ha dell’incredibile. Ci si posiziona davanti a una vetrata, tenendosi alle maniglie, mentre la piattaforma mobile si sporge dall’edificio, dando l’impressione di cadere nel vuoto.

 

Crociera sul Lake Michigan, un’esperienza davvero imperdibile per ammirare la città dall’acqua. Sono disponibili diverse crociere di durata e tipologia differente. Tra queste, io consiglio la Chicago Lake and River Architecture Tour, che dura 90 minuti e comprende anche un tour lungo fiume, con vista sui bellissimi edifici che lo fiancheggiano.

Insomma...nulla di interessante per quanto mi riguarda, giusto forse il giro sul lago e il Kingstone Mines, dove andare a sentire un pò di musica!

Nel 2023 ho fatto questa follia e mi sono fatta convincere ad andare ascoltare un pò di jazz in uno dei più importanti locali del centro, praticamente a 15 minuti di distanza a piedi dalla Morton Steakhouse (presa come paragone perchè ci eravamo andati a cena!)

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