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Pirati dei Caraibi part 2: Caraibi Orientali

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Oramai abbiamo battezzato la crociera come la vacanza da fare almeno una volta l'anno, e in particolare durante il periodo invernale!

Questo dopo il successo della precedente crociera nei caraibi occidentali. Per noi alla fine, la crociera è un modo per passare di isola in isola, piuttosto che utilizzare costosi e lunghi trasferimenti; dormiamo la notte, ci si sveglia alle 7 e si decide se fare escursione con la nave, cosa che succede raramente, oppure di noleggiare un'auto o di prendere una escursione con un local!

e quindi ecco nel capodanno 2019-2020 a fare il bis!

COSTI: volo andata e ritorno per Guadalupe 800 euro a testa, crociera 700 a testa, extra 300 euro.

28 dicembre e 5 gennaio: partenza della crociera da Guadalupe.

La Guadalupa è costituita da due isole unite da un istmo; l'isola con la città principale Pointe-a-Pitrè è quella più turistica, dove appunto si trovano tutti i turisti, ma anche i principali servizi se si vuole fare una passeggiata serale sul molo per esempio. 

Il clima migliore, come praticamente tutti i caraibi, lo si trova proprio da nella stagione invernale, anche se nei caraibi orientali si possono trovare ancora qualche pioggia, probabilmente il momento migliore va da febbraio ad aprile. Siamo comunque stati fortunati per tutta la vacanza....o quasi!

Noleggiata auto ci dedichiamo alla esplorazione dell'isola, anche perchè la spiaggia definita come la migliore dell'isola (le caravelle, praticamente in prossimità del nostro appartamento) sembra Rimini il 15 di agosto!

Questa spiaggia si snoda attorno ad una piccola punta che si sporge nel mare, il lato ovest molto ventilato è adatto per gli sport acquatici mentre il lato est è molto più riparato, con una piccola laguna e delle palme. L’accesso è libero a chiunque, però la folla dei clienti del ClubMed monopolizza la spiaggia principale...siamo arrivati fino a qui quindi per forza facciamo il primo bagno della vacanza, ma la folla è davvero impegnativa, quindi rimaniamo giusto un paio di ore, sempre in acqua, e poi decidiamo appunto di visitare l'isola.

L’isola è a forma di farfalla, la cui “ala” più a est (Grande Terre) rappresenta la parte più pianeggiante ed agricola. Il suo entroterra, (Grands Fonds) partendo da Sainte Anne in direzione nord, riserba una vera e propria giungla rigogliosa.

Verso Port Louis troviamo Anse du Souffleur, una lingua di sabbia sicuramente più tranquilla della precedente, ne approfittiamo per un altro bagno. Da qui è possibile vedere direttamente Basse Terre, l’ala montuosa di Guadalupa, e l’isola di Montserrat, sede dell’omonimo vulcano.

Tra Sainte-Anne e Saint-Francois troviamo una spiaggia di tutto rispetto, Plage du Bois Jolan, che si raggiunge passando un bosco chilometrico fino ad arrivare ad una laguna.

Prima di tornare in stanza, ci fermiamo al mercato del pesce di Sainte-Anne dove prendiamo 2 arogoste da cucinarci in stanza, vale la pena farci un giro. Alloggiamo proprio a Sainte-Anne, che è il fulcro del turismo autonomo, con diverse soluzioni per pernottare. Purtroppo non ricordo il nome del nostro residence, era in centro a Sainte-Anne, non vicinissimo al mare, quindi nulla di particolarmente degno di nota.

In generale comunque, sia per mare che per attività da poter fare, dedicherei un paio di giorni massimo a questa isola!

Il secondo giorno 29 dicembre decidiamo di esplorare Basse Terre partendo dal giardino botanico, non sono particolarmente esperta di piante, anzi per niente, ma vado sempre a visitare il giardino botanico ovunque io sia!Lo trovo molto rilassante.

Seguiamo la Route de la Traversée, la strada panoramica che la taglia a metà l'isola. Fortunatamente è stata aperta nel 1967 permettendo agli abitanti dei paesi dell’entroterra di collegarsi più velocemente con il resto dell’isola; attraversando la foresta pluviale infatti è possibile giungere sulla costa caraibica senza dover percorrere tutta la strada costiera. E' possibile fare due passi nella foresta pluviale, salire al vulcano La Soufriere oppure alle cascate del Carbet: il vulcano ce lo siamo risparmiati, mentre parcheggiando al Belvedere, pagando un euro, e camminando per 30 minuti su delle passerelle in legno si arriva alla cascata.

Terminata la passeggiata riprendiamo la strada che attraversa l'entroterra, ma ecco che ad un lato veniamo distratti da alcuni venditori...in effetti inizio ad avere fame, perchè no, perchè non fermarsi a un baracchino?

La donna sta vendendo sorbetto al cocco, preparato con una gelatiera tradizionale in legno (così dice), mentre la sua vicina prepara il chi-chi, bastoncini dolci di pasta frolla fritti al momento e ricoperti di zucchero di canna o di cioccolata (il chi-chi l'abbiamo mangiato anche alle Tuamotu!), optiamo decisamente per il sorbetto. Che dire...anche solo il sorbetto è valso il viaggio!

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30 dicembre: parte la crociera!devo dire che rispetto a quella dell'anno precedente, dove siamo stati anche in Honduras e Belize, questa crociera è decisamente molto più marittima e con meno siti da visitare. Probabilmente con il senno di poi avrei scelto un'altra meta.

Primo Stop: Virgin Gorda the baths, Isole Vergini Britanniche.

Le Isole Vergini si dividono fra Americane (USVI) e Britanniche (BVI): le USVI sono tre (St Thomas, St Jhon e St Croix), mentre le BVI sono molte di più, alcune disabitate (come Tortolo e Virgin Gorda per esempio).
La popolazione delle isole è, per la maggior parte, formata dai discendenti degli schiavi africani importati in queste isole per la coltivazione della canna da zucchero, attività molto fiorente durante i primi dell’800.

La nave fa lo stop a road town, capoluogo dell'isola di Tortola e delle Isole Vergini Britanniche. Saliamo su una imbarcazione che ci ha condotto attraverso il Drake Channel a all'isola di Virgin Gorda: sull’isola ci sono tante spiagge, le più famose sono The Bath e Devil’s Bay.

Le due spiagge costituiscono un parco naturale e sono collegate tra loro da un percorso tra le rocce. Che dire, si tratta di una serie di pietroni che formano una specie di labirinto, sicuramente non ci hanno particolarmente esaltato, ma come sempre in queste cose, de gustibus. Alla fine abbiamo fatto questo giro nelle mini caverne formate dai pietroni più bagno nel mare.

Il problema principale è che il luogo è piuttosto piccolo, le persone sono tantissime. Ci dedichiamo al bagnetto rinfrescante e via, torniamo alla nave.

31 dicembre: St marteen e anche la sua omologa St Martin, essì perchè metà isola è francese, metà è antilla olandese, è talmente piccola che in 30 minuti la si gira tutta. Si tratta di una isola delle Piccole Antille che detiene un record: è la più piccola isola abitata a essere divisa tra due stati, appunto la Francia, nella parte settentrionale con la capitale Marigot, e i Paesi Bassi in quella meridionale, con la capitale Philipsburg (la parte olandese si chiama infatti Sint Maarten). 

Perchè è famosa, lo sappiamo tutti, per l'aereoporto in spiaggia!

Praticamente gli aerei ti atterrano in testa!una volta visto questo però le attrattive di questa isola scendono a zero dal mio punto di vista.

Le due capitali distano solo 15 minuti, senza un vero e proprio confine, ma sono molto diverse (non mi ha entusiasmata nè l'una nè l'altra), in generale: la parte olandese sembra più orientata verso locali notturni, negozi per lo shopping e casinò, mentre quella francese ha preservato maggiormente il fascino coloniale. 

A Baie de Grand Case ci siamo fermati nella piazza principale dove abbiamo trovato diversi chioschetti (detti Lolo, che sembrano derivare dai piccoli chioschetti ubicati all’interno delle piantagioni dove gli schiavi potevano rifocillarsi durante le lunghe giornate di lavoro.) con barbecue open air, molto frequentati anche dai locals, vale la pena prendersi del pesce o della carne e "mimetizzarsi" tra gli abitanti del posto, anche se è difficile tra la marea di croceristi. Queste isole sono troppo piccole per accogliere una nave di queste dimensioni!

La visita termina proprio a Maho Beach, dove attendiamo l'arrivo dell'aereo a pelo d'acqua...e di testa, ma anche un bel fortunale che ci lava completamente (della durata di un'ora buona, alla faccia degli scrosci tropicali!).

Completamente fradici, attendiamo di vedere il primo aereo atterrare e quindi torniamo alla nave.

30 dicembre: virgin gorda the baths

1 gennaio 2020: Dominica. Finalmente un'isola che merita di essere vista!

Prima di tutto abbiamo deciso di visitarla con un tour operatore locale (Bumping Tours) che ci è venuto a prendere al porto della capitale, Roseau.

con conseguente giro della capitale, nulla di interessante, per poi arrivare al parco nazionale della Roseau Valley, famoso per le cascate e le hotsprings.

In particolare imperdibili le Trafalgar waterfalls e anche il Titou Gorge, una gola dove hanno girato una sequenza dei Pirati dei Caraibi, dove entri con un gommolone alla vita, anche se l'acqua è bassa, e ti avvicendi all'interno di una piccola gola.

Ultima tappa del tour di una giornata, molto interessante, snorkeling a Champagne nella costa sud-occidentale dell'isola.

Si tratta di una spiaggia sassosa che nasconde qualcosa di particolare!oltre ad alcuni pesci interessanti e colorati, si entra in acqua e ci si trova circondati da mille mila bolle!proprio come in una coppa di champagne!questo perchè il terreno è vulcanico, tutta l'isola è vulcanica, e ribolle sotto l'acqua. questo ribollire produce le famose bollicine di aria calda!

La costa ovest è la costa dove poter fare il bagno con tranquillità, in particolare a Meru Beach, dove però portano tutti i crocieristi e quindi diventa una bolgia di gente.

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2 gennaio 2020: St Kitts. 

3 gennaio 2020: Antigua

che dire, poco da riproporre, abbiamo fatto due giornate di mare, bello sicuramente, ma niente di molto altro da fare.

A St Kitts in realtà avevamo prenotato un hike su un vulcano, ci hanno fregato alla grandissima (anche se poi rimborsati), fondamentalmente avevo prenotato con un tour operator locale, come tutti gli altri turisti presenti quel giorno a quanto pare. Sono arrivate le navette, hanno fatto salire tutti, io e Fabry non ci stavamo e quindi ci hanno lasciato a piedi. Posso dire per fortuna....sul monte si è scatenata l'ira di dio, un fortunale pazzesco, quindi questi alla fine sono andati, si sono presi l'acqua e sono tornati. Però attenzione, in generale tutti tour operator per questa escursione sono d'accordo tra di loro e soprattutto se ne fregano se l'hike diventa infattibile. Quasi quasi meglio la spiaggia!

Ad Antigua menzione d'onore per il colore dell'acqua va a Jolly Harbour ricoperta di conchiglie coloratissime (generalmente vanno dal bianco al rosa), ci fermiamo in particolare a North Beach. Questa zona è praticamente deserta, mentre lo è molto meno la vicina English Harbour, ma ai tempi più attrezzata. Noleggiamo un kayak e ci facciamo un giretto, faticoso per le correnti, nella baia.

4 gennaio Martinica: finalmente un'altra isola interessante!

Abbiamo noleggiato l'auto al porto e siamo partiti per un giretto esplorativo. Forte De France e Port Pierre, capitale e antica capitale rispettivamente, non mi hanno particolarmente entusiasmato, come tutte queste capitali delle piccole isole dei caraibi, quindi siamo andati veloci e ci siamo recati ai giardini di Balata, giardini botanici, a detta della guida imperdibili. Ok, carini, ci si può fare una passeggiata tranquilla.

Abbiamo praticamente fatto il giro di tutta l'isola in 40 minuti e abbiamo deciso di fermarci nella zona per noi più interessante: Grande Anse.

Perchè per noi più interessante? Perchè è la spiaggia delle tartarughe! Quindi snorkeling alla mano ci buttiamo in acqua e rimaniamo per almeno 3 ore ad osservare le tartarughe che nuotano belle pacifiche.

Per premiarci per le ore passate a nuotare, decidiamo di mangiare delle cozze nei baracchini vicino a grande Anse e torniamo in nave.

Come dicevo, non è stata sicuramente la crociera che più mi abbia entusiasmato, ma Dominica e Martinica, oltre che un giro a Guadalupa, hanno comunque risollevato il giro.

BARBADOS

Ahhh Barbados!Una meta per ricchi penserete voi, e invece, con gran sorpresa, assolutamente no!Certo nel caso vogliate soggionare in uno di questi famosi resort che si trovano sui depliant, allora dovrete sganciare un bel pò di soldi, ma se vi "accontentate" di più di 100 metriquadri di appartamento con cucina, due camere da letto, due bagni di cui uno con vasca idromassaggio, piscina sul tetto privata e una alla base del complesso, soggiorno con schermo piatto, balcone, il tutto sul mare, potrete spendere 200 euro a persona (eravamo in 4) per 2 settimane. Compresa la signora delle pulizie che ci ha anche cucinato il frutto dell'albero del pane in stile patatine fritte!

Assolutamente incredibile, ma vero....Certo è necessario sottolineare che nel 2009 Oistins, piccola cittadina che si affaccia su quelle che poi abbiamo scoperto essere le spiagge piu belle dell'intera isola, era decisamente in via di sviluppo, quindi non so dire il costo attuale dello stesso appartamento. Il costo della vita, inoltre, risulta essere piuttosto basso, si poteva comprare un tonno intero con l’equivalente di pochi euro.

Se aggiungiamo che si tratta di una isola veramente varia, ricca di spiagge stupende, animalietti ovunque, città da visitare, foreste tropicali da scoprire, direi che due settimane le consiglierei a tutti, per una vacanza interessante ma allo stesso tempo rilassante.

 

COSTO di due settimane senza privazioni (tutto compreso, anche il volo): 1500 euro a persona

CIBO: Avendo la cucina abbiamo quasi sempre cucinato in casa, solitamente pesce e frutto dell'albero del pane come contorno...vi sconsiglio la carne autoctona...la conservano sotto sale nei supermercatini locali e ha un colore pessimo. Certo, se vi recate nei supermercati delle grandi città allora troverete uno standard più "europeo", ma se scendete un pò di categoria, c'è di che aver paura!Carni appunto sotto sale, di colore marrone che emanano un odore d'antologia. Ma in effetti perchè mangiare carne quando si è su un isola ed è possibile comprare pesce fresco al mercato dal eso di svariati chili solo per l’equivalente di quattro euro?

Come dicevo pocanzi, il contorno più gettonato è rappresentato dell'albero del pane, cucinato bollito o ancora meglio fritto!il gusto è veramente del tutto simile a quello delle nostrane patate.

Siamo riusciti a mangiare anche delle aragoste, che in realtà non sono così frequenti a Barbados, comprate con una trattativa da veri tossici: incontriamo un pusher di aragoste che ci dà appuntamento qualche ora dopo in un posto "riparato" portando con sè una aragosta a testa e prendendo i soldi di sottobanco...

Questi fantastici crostacei li abbiamo gustati per la seconda volta alla festa di paese di Oistings, accompagnata da ignobile pasta scotta di contorno.

C'è da dire che due settimane con questo regime alimentare sono parecchio impegnative: per fortuna, o per sfortuna direi più propriamente, non lontano dal nostro appartamento era sorto uno dei primi KFC (Kentucky fry chicken) dell'isola...non potete rendervi conto di quanto sia stato idilliaco addentare quel fantastico pollo fritto dopo giorni e giorni di salutare pesce.....da trasecolare!!

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DORMIRE: come dicevo, siamo stati molto fortunati, oppure sono stata molto brava perchè abbiamo alloggiato in un fantastico appartamento vicino ai beni di prima necessità e situato di fronte alla più bella spiaggia di Barbados, dotata anche di barriera corallina. In ogni caso cercate le offerte di case direttamente online, non da siti specializzati, ma cercando dai privati. Mettete nel motore di ricerca “holiday home, villas” e cercate nella zona di Oistins.

Piscina privata, vista dal balcone spettacolare con tartarughine annesse!

Immaginate lo stupore quando siamo entrati nella stanza!Ci siamo messi a correre qua e là, a saltare sui letti, a provare la resistenza del divano e la qualità di tutti i televisori a schermo piatto...siamo corsi nella piscina privata per provare il passaggio "acqua dolce, acqua salata" visto che il mare si trova esattamente a due metri dalla piscina. 

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TRASPORTO: A proposito di entrare in contatto con i locals...ecco l'esperienza serale dei taxi collettivi!Si tratta di furgoncini da dieci persone che girano sfrecciando come pazzi nella via del nostro appartamento. Ti caricano, facendoti pagare un dollaro di barbados o poco più, e si mettono a girare per ogni villaggio, sempre a 200 km/h, fermandosi con inchiodate degne di Senna, più o meno ogni 100 metri quando si è in prossimità di un villaggio. Divertente è divertente....se non fosse che piano piano il furgoncino viene saturato....Mi spiego brevemente. Si sono fermati poco distanti dal nostro appartamento, il ragazzo, controllore dei biglietti, appeso alla porta scorrevole perennemente aperta del furgoncino ci fa il cenno di salire. "Bene c'è posto"!Ahaha c'è posto è relativo!Ci caricano in fretta e furia, nemmeno il tempo di realizzare, e mi trovo in braccio a un signore seduto vicino al finestrino. Perchè il furgoncino è da 8, ma siamo già in 20.....cerco di scusarmi con il signore, mi fa un cenno per farmi capire che non c'è nessun problema....sta di fatto che sono letteralmente seduta in grembo a un estraneo e lo abbraccio per non finire con i denti direttamente sul ferro del sedile di fronte a me. E la via per Oistings, era quella la nostra destinazione, è ancora lunga!Fanno in tempo a far salire altre 10 persone, vi ricordate il bus nel primo Fantozzi?

E' sembrato oramai ovvio che fosse indispensabile noleggiare l'auto....ma non volevamo un auto qualunque!Nel web avevo sentito parlare di questa "minimoke"....vedendo le foto su internet ho deciso, doveva essere mia!Si tratta di una macchinina da quattro, cinque posti massimo con il tetto in stoffa e senza portiere, molto pittoresca.

Ci siamo messi quindi a girare per Oistings alla ricerca di un noleggiatore...girando e girando ecco che vediamo una serie di minimoke parcheggiate davanti a quella che sembra una normalissima casa abitata. Proviamo ad avvicinarci ed ecco che uscire un anziano signore con una faccia d'antologia: già era un programma. Sugli 80 anni, inglese, che si era trasferito sull'isola 30 anni prima, l’anziano signore era ormai dedito al noleggio dei minimoke.

Non mi ricordo precisamente il costo del noleggio, ma non si parla di più di 50 euro totali per una settimana, tenendo conto che eravamo in 4. Non si può dire sia una macchina comoda e il nostro guidatore prediletto girava per le stradine di Barbadoss come se stesse facendo un rally....fondoschiena quadrato a parte, sentire la brezza tra i capelli mentre si percorrono strade totalmente deserte è impareggiabile!

La spiaggia adiacente...

Bellissima, con partita di calcio annessa con il grande LionKing, isolano locale nonchè spacciatore e pappone...essì, eravamo gli unici bianchi e ci è stata offerta droga a più non posso, seguita da donnine a basso costo..

Ma andiamo per ordine....ecco la prima giornata ha inizio...non muniti di autovettura, ma appiedati, seguiamo la costa, prima a destra del nostro hotel e poi a sinistra. Spostandoci verso destra seguiamo una lingua di spiaggia bianca costellata da alte palme da cocco e ravvivata, più o meno, dallla barriera corallina. Sembrava proprio un paesaggio da cartolina!Certo, non immaginatevi una barriera corallina piena di pesci colorati, magari tante stelle marine dai colori più disparati!Purtroppo la barriera corallina di Barbados, in generale non è simile a quella del mar Rosso per dire. Non è costituita da coralli colorati, anche nei siti migliori non è altrettando rigoglioso! La barriera che segue la costa e si trova a pochi metri da essa, come dicevo, non è caratterizzata da un quantitativo di pesci dai mille colori, che invece si possono trovare nei siti più distanti. In ogni caso lo spettacolo che si può vedere, è fantastico!Il mare assume diverse sfumature, dal bianco azzurrino al blu!Ricorda un pò il bellissimo mare della sardegna, ma più variegato grazie appunto alla barriera. Ovviamente l'acqua è della temperatura tipica dei caraibi.... è piacevole sguazzare anche per ore in quel mare temperato!Anche perchè le temperature medie non sono insopportabili!Anzi!Una bella brezza leggera rende piacevole la nostra camminata!

E io che pensavo di ritrovarmi a Milano in agosto....

Ci imbattiamo in residuati bellici, alcuni cannoni abbandonati sulla spiaggia, fino a che questa non finisce, terminando in un muro di cinta.

Si decide quindi di tornare indietro per esplorare la parte a sinistra del nostro appartamento....

ed ecco che arriviamo in quella che sarà definitivamente la spiaggia più bella di Barbados!

Tenete conto che è fine luglio. Praticamente non esistono turisti, siamo gli unici bianchi che girano per l'isola. Le spiagge sono pressochè deserte e il clima è assolutamente fantastico!

Ci fermiamo vicino ad una torretta dei Baywatch e lasciamo giù le nostre cose....finalmente si fa il bagno!!!

Dopo aver sguazzato per più di un'ora, usciamo dall'acqua e subito veniamo avvicinati da un isolano locale che, senza tanti giri di parole, ci offre coca e prostitute!Mooolto bene!Decliniamo gentilmente l'offerta!Il pusher pappone Lyonking, scoprendo la nostra origine italiana, inizia a parlare di calcio (ovviamente) ed ecco che parte la sfida!

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Dopo lo spacciatore di Coca e simili, ecco lo spacciatore di Aragoste....Dolphin

Durante la prima settimana di permanenza decidiamo di non noleggiare l'auto, ma di girare la parte sud dell'isola con i mezzi pubblici....praticamente quanto più io possa odiare in una vacanza: girare al mare, e quindi piena di salsedine visto che appena posso sono in acqua, aspettando dei pulimini sgangherati che passano una volta ogni morte di papa, sopratutto se si esce dagli itinerari classici utilizzati dagli isolani per raggiungere le città principali, anzi i villaggi principali. Perchè il turismo di massa qui non è ancora arrivato, quindi non ci si può aspettare una rete di autubus turistici che tocchino i punti di interesse. Se volete visitare i luoghi "turistici" dovete scendere alla fermata pià vicina ed andare a piedi!

E così abbiamo fatto per un paio di giorni, visitando spiagge a una decina massimo di km dall'appartamento....ovviamente eravamo gli unici turisti, ma non è così lontano dalla realtà dire che eravamo proprio gli unici esseri umani a girare in quelle zone!Camminando nella sabbia abbiamo trovato anche una carcassa di serpente a pochi metri dal mare!Mi aspettavo di trovare super conchiglie come in Messico, ma non sono stata accontentata!

Ovviamente, assolutamente poco previdenti, non ci siamo mai portati dietro provviste di acqua....è vero che il clima è piacevole, ma si tratta comunque di caraibi a luglio, e fa caldo!Non trovando negozi di alimentari per strada, prima di morire disidratati, decidiamo quindi di correre verso la fermata dell'autubus più vicina per prendere un mezzo al volo.....e poi la gente mi chiede perchè odio i mezzi pubblici!

E' vero che si entra in contatto con la gente autoctona, ma la comodità di girare dove voglio quando voglio perchè voglio della macchina è impareggiabile.

Un piccolo aneddoto....siamo andati ad Oisting con il bus e quindi abbiamo deciso di percorrere i km che ci separavano dalla città all'appartamento a piedi, facendo tutta la spiaggia. Tra relitti di vario tipo, percorriamo almeno 3 km fino a che la spiaggia non si interrompe. Decidiamo di immergerci in acqua e di continuare per la nostra strada. Arriviamo così ad una caletta, se così si può chiamare, di un paio di decine di metri massimo, spettacolare!Con una foresta di palme retrostanti e dei cannoni bellici sommersi dalla sabbia. A quel punto però non è stato possibile andare avanti, abbiamo deciso di inoltrarci nel bosco di palme...perchè si trattava di un vero e proprio bosco di palme in città!Anzi una vera e propria foresta, sembrava di essere da qualche parte sperduti, e invece proprio dietro la foresta, c'era la strada principale dell'isola. L'abbiamo girata tutta, ma essendo recintata non abbiamo potuto far altro che scavalcare il muro di recinzione... che carini i miei compagni di viaggio, non aspettavano altro che ridicolizzarmi!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A proposito di entrare in contatto con i locals...ecco l'esperienza serale dei taxi collettivi!Si tratta di furgoncini da 10 persone che girano sfrecciando come pazzi nella via del nsotro appartamento. Ti caricano, facendoti pagare 1 dollaro di barbados o poco più, e si mettono a girare per ogni villaggio, sempre a 200 km/h, fermandosi con inchiodate degne di Senna, più o meno ogni 100 metri quando si è in prossimità di un villaggio.

Divertente è divertente....se non fosse che piano piano il furgoncino viene saturato....Mi spiego brevemente. Si sono fermati poco distanti dal nostro appartamento, il ragazzo, controllore dei biglietti, appeso alla porta scorrevole perennemente aperta del furgoncino, ci fa il cenno di salire. "Bene c'è posto"!Ahaha c'è posto è relativo!Ci caricano in fretta e furia, nemmeno il tempo di realizzare, e mi trovo in braccio ad un signore seduto vicino al finestrino. Perchè il furgoncino è da 8, ma siamo già in 20.....cerco di scusarmi con il signore, mi fa un cenno per farmi capire che non c'è nessun problema....sta di fatto che sono letteralmente seduta in grembo ad un estraneo e lo abbraccio per non finire con i denti direttamente sul ferro del sedile di fronte a me!E la via per Oistings, era quella la nostra destinazione, è ancora lunga!Fanno in tempo a far salire altre 10 persone, sembrava di vedere il bus di Fantozzi 1!

E' sembrato oramai ovvio che fosse indispensabile noleggiare l'auto!Ma non volevamo un auto qualunque!Nel web avevo sentito parlare di questa "minimoke"....vedendo le foto su internet ho deciso, doveva essere mia!

Ci siamo messi quindi a girare per Oistings alla ricerca di un noleggiatore...girando e girando ecco che vediamo una serie di minimoke parcheggiate davanti a quella che sembra una normalissima casa abitata. Proviamo ad avvicinarci ed ecco che esce un vecchio con una faccia d'antologia...già era un programma. Era un vecchio sugli 80 anni, inglese, che si era trasferito sull'isola 30 anni prima e che si era dato al noleggio dei minimoke. Firmiamo il regolare contratto di noleggio ed ecco che quella macchinetta sgangherata è pronta per partire!

PS: era talmente fatto e rimbambito che ce lo siamo trovati 2 giorni prima della data di drop off della macchina, direttamente in appartamento. Sentiamo il campanello suonare, apriamo e ci ritroviamo il vecchio pazzo davanti, gridando come un ossesso, dicendoci che eravamo in ritardo con la consegna....gentilmente gli abbiamo fatto notare la sua demenza senile...scusandosi mestamente ha girato i tacchi ed è tornato sui suoi passi...

In ogni caso è stata una vera offerta!Non mi ricordo precisamente il costo del noleggio, ma non si parla di più di 50 euro totali per una settimana, tenendo conto che eravamo in 4...Certo, il prezzo più onesto era decisamente quello!!!Non si può dire sia una macchina comoda, e il nostro guidatore prediletto girava per le stradine di barbadoss come se stesse facendo un rally....fondoschiena quadrato a parte, sentire la brezza tra i capelli mentre si percorrono strade totalmente deserte è impareggiabile!Ricordatevi che ci sono dei tratti dell'isola caratterizzati da salite abbastanza impegnative....la minimoke non ce l'ha fatta, si è impiantata a metà della salita!Prontamente, con i riflessi di un vero felino, sono saltata giù dal mio posto nei sedili posteriori.....ah l'istinto di sopravvivenza!è per questo che le donne hanno una aspettativa di vita più alta!

Ed ecco  che abbiamo iniziato così il giro dell'isola!

 

Per prima cosa l'interno, la fidata guida Lonely Planet ce ne parla molto bene, e dopo 1 settimana di mare pure ci serviva vedere qualcosa di diverso. Mentre lasciamo la costa ci addentriamo in un paesaggio fatto da prati di arbusti alti e qualche palma, fino a che, dopo circa 45 minuti, il paesaggio inizia a cambiare.....si formano gallerie vere e proprie di piante alte fino a raggiungere l'ingresso della giungla di barbados. Bellissima foresta tropicale ricca di animali, di scimmie e..... di lumache infestanti e di felci spinose!

Abbiamo lasciato la minimoke all'ingresso.....tornati dopo lacune ore l'abbiamo trovata ricorperta da lumachine!

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Il giorno successivo è dedicato al giro della cost.

Il sud est dell'isola è un luogo particolare....ovviamente completamente privo di turisti e, salvo un paio di isolani, anche di autoctoni. L'isola di barbados si trova in una posizione favorevole per quanto riguarda le piogge monsoniche,che non arrivano quasi mai qui, e in una posizione particolare per quanto riguarda l'incrocio dei mari. La zona sud est è un punto di incontro tra il mar dei caraibi e lìoceano atlantico. Mentre il sud è racchiuso ancora all'interno del mar dei caraibi e questo significa, barriera corallina, acque calme e miti e soprattuto....calde, il sud est vede sparire la barriera corallina, le acque si raffreddano e la corrente si fa più forte.

L'est...correnti troooppo forti per fare il bagno!Essì perchè l'est dell'isola si trova in pieno oceano atlantico!Sembra di essere in un luogo completamente diverso. Il fidato Lyonking, il nostro pusher calciatore di cui sopra, ci ha messo in guardia su questa parte dell'isola....frequentata da surfisti locali, è spesso sede di annegamenti causati dalle forti correnti.

Il nord non è altro che il proseguimento della costa est all'ennesima potenza, ovvero fortissime correnti e scogliere scoscese. Oltre tutto tira un vento d'antologia, quindi ci stufiamo presto e decidiamo di proseguire per la costa ovest che è rinomata per essere la parte migliore dell'isola.

L'ovest. Come dicevo, millanta di essere la parte migliore dell'isola...sicuramente la più turistica, ma a mio avviso non la migliore!

Le spiagge sono qualitativamente inferiori rispetto al sud e sembra di essere tornati alla "civiltà", ma non nel senso buono!Hotel e resort di lusso, la gente che incontriamo è quasi tutta bianca...insomma più turisti che autoctoni!

La parte che mi è piaciuta molto però è stata quella del bagno con le tartarughe di mare.

Il sud, provvisto di barriera corallina vicino alla riva, è anch'esso ricco di tartarughine, ma queste si spingono più al largo. A ovest, invece, dove la barriera corallina, quando c'è, si trova distante dalla riva, le tartarughe, tartarugone, si spingono a poche decine di metri dalla costa. Armati dell'attrezzatura da snorkeling ci buttiamo e iniziamo a nuotare verso una serie di barche per turisti...

Ovviamente le tartarughe sono accessibili a chiunque, vicino alla costa, in una spiaggia risaputa per essere popolata da tartarughe....ma la gente ci deve andare in barca, e non barchette ovviamente....sarà anche bello farsi un giro in supermotoscafo, ma, a parte che risulta essere un pò pericoloso perchè, come prassi in paesi di questo tipo, gli isolani guidano come dei delinquenti, ti toglie un pò d'atmosfera....certo così è più semplice individuare gli animali, se non sono dove ci sono tutte le barche, dove possono essere!

L'acqua diviene un pò più profonda, direi 10 metri massimo, ed ecco lì 4 tartarugone che nuotano, con i loro pesci attaccati al guscio. Si fanno avvicinare, anche se non le tocchiamo, come ci aveva suggerito il nostro amico pusher. Per rispetto dell'animale, guardare, ma non toccare!

Ci viene a salutare un bel barracuda, un animale che incontro tutte le volte che mi immergo per lo snorkeling....ogni volta che ne incontro uno penso sempre alle parole di mio padre "mi raccomando non immergerti mai con collane od orecchini, il barracuda può scambiarli per pesciolini ed attaccare"! Saggio uomo!

Tornati a riva, ci si impegna in una nuova partita di calcetto con i pochi autoctoni presenti sulal spiaggia, sempre dopo che è stata appurata la nostra origine italiana.

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