
Sopra 80esimo parallelo: spedizione alle SVALBARD
Il 2025 è stato l'anno dell'artico con una pazzesca doppietta oltre il 70 esimo parallelo fino all 80esimo!
Prima settimana dal 10 di agosto al 15 di agosto, spedizione alla Svalbard e poi dal 30 agosto al 20 settembre baia di Baffin e Isola di Ellesmere! Dopo l'esperienza positiva in Antartide, abbiamo deciso di affidarci ancora alla Hurtigruten, sia perchè organizza anche il charter soprattutto per arrivare in Groenlandia, così come è stato da Buenos Aires a Ushuaia, una sicurezza avere un volo "privato" della compagnia, toglie quel grado di variabilità che si può abbattere solo se si raggiungere la città dell'imbarco della nave qualche giorno prima, così invece mi sento più tranquilla. Altro punto i costi, ho valutato attentamente ovviamente tutte le possibili compagnie quando siamo andati in Antartide, e anche per le Svalbard e soprattutto passaggio del nord ovest/isola ellesmere, i prezzi erano più competitivi. Anche perchè non si parla proprio di due bruscoli e il budget è limitato.

10-15 agosto 2025
10 agosto partenza alle ore 7 da Oslo in direzione Svalbard, Longyearbyen!Non abbiamo fatto cose in più il primo giorno rispetto a quanto già descritto nel 2020 QUI, però c'era un sole alto da fare invidia alla sicilia!
I 15 gradi erano così gradevoli che siamo usciti alle due del mattino a smaltire la lauta cena!
Lunedì 11 agosto ci imbarchiamo sulla nave dell'HUrtigruten MS Serenissima per 3 notti di navigazione con obiettivo RAGGIUNGERE L'80esimo PARALLELO.
COSTI: volo andata e ritorno con scalo ad Oslo con SAS: 500 euro a testa, crociera con incluse due notti al Radisson di Longyerbyen e i pasti, in tutta onestà ho preferito mille volte il Mary Ann Polarrigg, 1500 euro a testa. Compagni HURTIGRUTEN, la stessa con cui siamo andati in Antartide.
Hurtigruten collabora attivamente con il Norwegian Polar Institute in un progetto volto a monitorare i mammiferi marini presenti nell'Artico. I dati raccolti sono fondamentali per approfondire la conoscenza dell’habitat di queste specie e dei loro spostamenti stagionali, e vengono inoltre condivisi con il programma The Environmental Monitoring of Svalbard, che si occupa del monitoraggio ambientale dell'arcipelago.
Durante alcune spedizioni polari di più giorni, Hurtigruten mette a disposizione della comunità scientifica la nave MS Fram, utilizzata come piattaforma operativa da una rete di biologi marini impegnati in attività di ricerca sul campo. In questo modo, l’azienda non solo promuove il turismo responsabile, ma sostiene attivamente gli studi scientifici in ambiente artico.
Inoltre, Hurtigruten è affiliata all’International Association of Antarctica Tour Operators (IAATO) ed è anche membro effettivo dell’Association of Arctic Expedition Cruise Operators (AECO). Quest’ultima è un’organizzazione internazionale che si impegna a garantire che tutte le attività turistiche nell’Artico si svolgano nel pieno rispetto dell’ambiente marino e terrestre, delle culture indigene e dei patrimoni culturali locali.
NOTA BENE: dal 2025 è possibile effettuare avvistamenti alle Svalbard di orsi polari almeno da 300 metri di distanza, o 500 durante il periodo dell'accoppiamento/cuccioli, e nel caso di spot di orsi, non è possibile avvicinarsi, quindi teoricamente se si osserva un orso a 1,5 km, si deve rimanere a 1,5 km.
COME VESTIRSI: personalmente ho avuto caldo, la temperatura era intorno ai 10 gradi, certo quando si naviga e si sta sul ponte per cercare di vedere gli animali e c'è il vento, la percepita risulta inferiore!io avevo la calzamaglia che rimaneva sotto dei pantaloni di cotone, delle calze di medio spessore, una maglietta tecnica da surf a maniche lunghe, una felpa e un cappottino da mezza stagione lungo impermeabile. Il colbacco immancabile!Sulla nave danno gli stivaloni di gomma, quindi non è necessario avere delle scarpe tecniche, e una giacca a vento. Ad agosto sono stata bene, ma gli altri partecipanti erano leggermente più vestiti, con giacca e pantaloni da sci e pile!
VIAGGIO:
NB: il wifi e in generale la connessione è presente fino a quasi Ny Alesund, da li in poi assenza totale sia di connessione che di rete del telefono, quindi per circa 48 ore si è "isolati"!
Le escursioni in zodiac e l’itinerario della spedizione sono soggetti alla condizione del ghiaccio marino e alla condizione meteorologica. In caso di forte vento i landing (spedizioni a terra) possono essere cancellati o modificati rispetto a quelli segnati sull’itinerario
SI SALE SULLA NAVE!
All’ingresso della sala principale è affissa una grande mappa, che le guide utilizzano quotidianamente per illustrare il percorso compiuto e gli avvistamenti fatti. Con uno stile divertente e creativo, spesso arricchiscono la mappa con simpatiche caricature dei luoghi visitati e degli animali incontrati lungo il tragitto.
Ogni mattina, alle ore 9:00, è previsto un briefing durante il quale viene presentato il programma della giornata e forniti aggiornamenti sulle condizioni meteorologiche. A bordo è presente un sistema di altoparlanti attivo solo nelle aree comuni, in modo da non disturbare chi desidera riposare in cabina.
Gli annunci trasmessi servono principalmente per comunicazioni tecniche, situazioni di emergenza, chiamate per la preparazione alle escursioni in zodiac o per segnalare l’avvistamento di fauna selvatica. Vale comunque la pena ricordare – come ci ha detto una delle guide il primo giorno – che per godere appieno dello spettacolo naturale dell’Artico, è meglio uscire sul ponte piuttosto che restare in salotto!
Partiti da Logyearbyen siamo partiti verso Adventfiorden e più a nord verso Isfjorden a Borebukta, il grande ghiacciaio davanti a Longyerbyen che è lo stesso che avevamo visitato con il gommone nel 2020 quando siamo andati a Pyramiden. Il punto interessante di questo ghiacciaio è che è un ghiacciaio detto "Surging glacier", ovvero dei ghiacciai mobili che possono avanzare o retrarre di metri e metri tra periodi di stop. Per esempio questo ghiacciaio attualmente si è messo di più di 50 metri in un giorno!
GIORNO 2: MAGDALENEFJORDEN. Questo fiordo è il fiordo degli orsi polari. Praticamente ogni spedizione, o quasi, ha avvistato un orso in questo fiordo. Era prevista un primo landing con l zodiac, ma ovviamente avendo individuato un orso non è più possibile scendere!Ovviamente è una parola grossa...ci sono stati dei turisti, italiani mi duole, che si sono lamentati della cancellazione del landing. Prima di tutto, se vuoi certezza dell'itinerario, vai ai caraibi, non venire nell'estremo nord. Questa non è una vera e propria crociera, è una spedizione, e in quanto tale esiste un margine di incertezza. Ma ancora prima in realtà, il punto è che siamo alle Svalbard. Nessun uomo ha mai abitato qui, non ci sono autoctoni, ci sono solo persone che hanno deciso di abitarci o turisti, che sono per me sullo stesso piano. QUeste isole sono la casa di animali artici e degli orsi polari. Perchè noi uomini ci insidiamo ovunque, anche in un posto del genere, e pretendiamo di dettare regole e di uccidere. Abbiamo avvistato un orso?non si scende. Se si scende, si prende il rischio che l'orso si avvicini, e cosa succede se si avvicina?gli si spara e lo si uccide se il primo colpo di avvertimento non dovesse funzionare. Lo trovo profondamente scorretto. Anzi, per quanto mi riguarda sarebbe da assumersi il rischio, si viene alle Svalbard?si incontra un orso?si cerca di scappare oppure ci si prende la responsabilità di essere finiti in un luogo del genere. Perchè per motivazioni assurde, come voler abitare in un luogo dove l'uomo non dovrebbe starci oppure per turismo, devo uccidere un animale?
Detto questo rimango sempre basita dall'ignoranza profonda delle persone, e dal poco rispetto.
Comunque dopo l'annuncio della cancellazione dell'escursione mattutina, per altro pare che sia successo quasi in tutte le spedizioni di quest'anno, ci sono orsi stanziali a quanto pare, ci siamo messi sul ponte per cercare di vedere l'orsetto!ed eccolo lì!cammina su e giù per il monte fino a spiaggiarsi nelle posizioni più assurde!



Finito l'appostamento per vedere l'orso, si è puntato verso il nord verso il ghiacciaio di Smeerenburg e Bjornfjorden che abbiamo visto da vicino con lo zodiac, compresi alcuni crolli del ghiaccio che provocano enormi boati come dei tuoni vicini e delle foche.
Quindi abbiamo puntato ancora verso nord, Idabukta dove abbiamo visto diverse balene e i primi trichechi nuotare!
E finalmente, intorno alle 22:30, con un sole alto che nemmeno in Sicilia a luglio, arriviamo all'80esimo parallelo e all'Isola di Moffen, un piccolo lembo di terra dove dormono decine e decine, centinaia di trichechi! Davanti al sole e ai colossi ciccioni, abbiamo brindato il raggiungimento dell'obiettivo!
L'ultimo giorno ci siamo svegliati davanti a un bellissimo e gigantesco ghiacciaio, Lilliehook, all'interno del Krossfjorden. Il primo landing della giornata è stato CAMP ZOE, dove è presente la baracca di legno di un trapper (trapper nel senso colui che costruiva trappole, praticamente una pratica introdotta dopo che i cacciatori avevano quasi portato all'estinzione sia orsi bianchi che trichechi che balene....Abbiamo fatto un hike sopra alla collina dietro la cabina del trapper dove abbiamo visto renne e volpe artica.
La seconda discesa della giornata doveva essere Ny-London, un vecchio insediamento dalla storia interessante, un inglese aveva fondato questo insedimaneto per estrarre del marmo, che definiva migliore di quello di Carrara, purtroppo per le caratteristiche di questo marmo, una volta trasportato in inghilterra...si sbriciolava!quindi l'insediamento nel tempo è stato abbandonato ed è fallito! Non siamo potuti scendere perchè era presente una importante nebbia...nebbia vuol dire scarsa visibilità e quindi vuol dire... non poter vedere eventuali orsi!
In realtà è stato meglio per quanto mi riguarda, perchè abbiamo potuto navigare all'interno dei fiordi vicini, che non avremmo visto per ragioni di tempo se avessimo fatto il secondo landing. Durante questa navigazione abbiamo visto una delle zone più interessanti: praticamente un mare del tutto "marrone" con iceberg e ghiacci azzurrissimi!
Terminiamo la spedizione con la discesa all'insediamento di Ny-Alesund, che ospita circa 130 ricercatori in estate e 30 in inverno: si tratta di uno tra gli insediamenti scientifici più a Nord del Mondo, si trova circa 107 chilometri a Nord di Longyearbyen oltre il 78° parallelo ed è stato uno dei più importanti siti di partenza nella storia delle spedizioni verso il Polo Nord. Nato come insediamento per i minatori, si è convertita a stazione di ricerca internazionale, infatti è possibile vedere la stazione italiana, cinese, norvegese, americana, UK e così via, ma il punto più interessante è che da Ny Alesund è partita la grande spedizione per il POLO NORD!
Tra il 1926 e il 1928 furono intrapresi diversi tentativi di esplorare il Polo Nord utilizzando dirigibili: il Norge e l’Italia, entrambi ideati, costruiti e comandati dall’ingegnere italiano Umberto Nobile. La prima spedizione, avvenuta nel 1926, fu guidata dall’esploratore norvegese Roald Amundsen, già noto per aver raggiunto il Polo Sud nel 1911. Il dirigibile Norge decollò dall’aeroporto di Ciampino il 10 aprile 1926, fece tappa a Ny-Ålesund e arrivò al Polo Nord il 12 maggio.
Due anni dopo, nel 1928, Nobile tornò a volare verso il Polo Nord, questa volta alla guida di una spedizione a carattere scientifico a bordo del dirigibile Italia. L’aeronave partì da Milano il 15 aprile e raggiunse le isole Svalbard il 6 maggio. Da lì, furono effettuati tre voli sopra la calotta polare, e il Polo Nord venne nuovamente sorvolato il 23 maggio. Tuttavia, durante il volo di ritorno, il dirigibile fu travolto da condizioni meteorologiche avverse e precipitò sulla banchisa. I sopravvissuti, tra cui lo stesso Nobile, trovarono rifugio in una tenda da campo, che colorarono di rosso con l’anilina per essere più visibili ai soccorritori: è passata alla storia come la "Tenda Rossa".
Il salvataggio dei superstiti fu possibile grazie a un’imponente operazione internazionale che coinvolse sei nazioni, impiegando 22 aerei, 18 navi e oltre 1.500 uomini. Tra i partecipanti alla missione di soccorso vi fu anche Roald Amundsen, che perse la vita durante le ricerche. I superstiti furono finalmente recuperati il 12 luglio dalla rompighiaccio russa Krassin, che pose fine all’operazione.
Uno dei primi punti di interesse che si incontrano a Ny-Ålesund è il celebre treno storico, costruito a Berlino nel 1909. Questo convoglio veniva utilizzato per trasportare il carbone estratto dalle miniere fino al molo. Anche se oggi non è più in funzione, è stato lasciato nei pressi del porto come testimonianza del passato minerario della cittadina. Curiosamente, si tratta del treno situato più a nord del mondo. Alle sue spalle si trova il Jernlageret, ovvero l'antico magazzino del ferro, eretto poco dopo la fondazione dell’insediamento.
Proprio nei pressi del treno si trova anche il Mellageret Kafé, l’unico bar presente a Ny-Ålesund. Costruito nel 1919, è solitamente aperto il sabato sera e, occasionalmente, anche il mercoledì. Non è normalmente accessibile ai turisti, il locale, gestito da volontari residenti, serve la specialità del bar è il Ny-Ålesund coffee, una bevanda calda a base di caffè, cognac e Baileys.
Tornati a Longyearbyen salutiamo i nuovi amici conosciuti durante la spedizione e andiamo a celebrare con gli abitanti, i 100 anni di Longyearbyen!Festa grande con torta offerta e con...il principe di Novergia!










































































































































