
Oceano Indiano 2023-2024
Milano - Reunione
27 dicembre arrivo 28 9:25 linate arrivo reunion 5:30 del 28, 450 euro,
Ravine Blue hotel 70 euro a testa
Reunion- Mauririus 12:05 arrivo 12:55
30 gennaio 250 euro
Chill Pill Guesthouse: 170 euro a testa
Mauritius - Seychelles
3 gennaio 13:35 arrivo 16:10 250 euro a testa, island cove 150 euro a testa
Seychelles - Milano 700 partenza 19:20 arrivo 13:10
6 gennaio serata a Doha e ripartenza il 7 per Malpensa
Le informazioni online per Reunion sono abbastanza scarse, mentre quelle su Mauritius a mio avviso, sono piuttosto lusinghiere. Con il senno di poi avrei organizzato diversamente: 4 notti a Reunion (bellissima), 2 notti a Mauritius e 3 a Seychelles.
https://www.qatarairways.com/en/hia-hamad-international-airport/transit-accommodation.html
QUANDO ANDARE: bella domanda.
Vero che dicembre e gennaio sono mesi piovosi, ma effettivamente questo 2023-2024 è stato pazzerello, ha piovuto anche alle Maldive!
Non tanto per il fatto che abbia piovuto (tranne a Reunion, sole tutti e 3 i giorni), ma che abbia piovuto anche costantemente, non si trattava di temporali passeggeri come ci si potrebbe aspettare.
Certo, non avendo il sole fisso in alto e battente, la temperatura media di 30 gradi era più che piacevole e il mare caldo al punto giusto.
In generale la stagione secca di Reunion va da maggio a novembre, a Mauritius il periodo peggiore va da gennaio a marzo, ma anche dicembre 2023 non è stato particolarmente asciutto!Soprattutto la zona sud è particolarmente soggetta a precipitazioni.
Seychelles sempre tra maggio e ottobre il periodo più secco, anche se teoricamente gennaio dicembre è il periodo degli acquazzoni...non della pioggia di novembre (anche se a 30 gradi)!
Quindi il punto generale è: meglio organizzare questo giro nella nostra estate, fattibile anche a dicembre, ma sapendo che è necessario muoversi per cercare il sole e spostarsi se in una zona dell'isola piove e in un'altra no!
Isole Mascarene
Con il nome di Mascarene oggi si indica un vasto insieme di isole che comprendono le Agalega, le Carajos, Mauritius, l’isola di Reunion, Rodrigues e Tromelin. Scoperte da Don Pedro Mascarenhas, esploratore portoghese, che vi arrivò quasi per caso nel 1513 sulla via dell'India.
Abbiamo visitato due di queste isole, Reunion e Mauritius, separate da 50 minuti di volo, ma totalmente differenti.
Reunion:
Che dire, del trittico sicuramente l'isola che mi è piaciuta di più, ma in generale un posto dove avrei fatto tranquillamente anche 4-5 giorni. Una vegetazione da rimanere a bocca aperta!Ben collegata con diverse zone del Madagascar, quindi probabilmente cercherò di tornare in quell'occasione, anche perchè mi è mancato un giro in elicottero per l'isola. Solitamente dalla mia esperienza non vale quasi mai la pena, in questo caso un giro in elicottero penso sia fondamentale...ma le foto, che non danno giustizia, parleranno da sole!
L’isola è un Dipartimento Francese d’Oltremare dal 1946; siamo ufficialmente in Europa. La moneta è l’Euro e la lingua ufficiale il Francese (anche se la gente del posto parla tra loro il Creolo). Anche la rete internet è assolutamente francese! La popolazione è molto variegata ma con una netta prevalenza di creoli africani/asiatici. Vi sono diverse religioni ma la maggior parte della popolazione è cattolica; tuttavia anche qui, come a Mauritius, c’è molta tolleranza religiosa e capita di vedere templi, chiese e moschee nelle vicinanze.
Costi generali come in Italia, anche come sono organizzate le strade, la pulizia delle città, non sembra di trovarsi in mezzo all'Oceano Indiano, ma sembra davvero di trovarsi in Europa!
CIBO, ALLOGGIO e NOLEGGIO AUTO
Il cibo è una contaminazione tra la cucina francese, quella africana, indiana e asiatica. I piatti più diffusi sono i “cari”, ovvero piatti di carne o verdure a base di curry. Ovunque si trovano panetterie e pasticcerie. Non ci sono molti street food come invece a Mauritius e anche a Seychelles, quindi abbiamo mangiato o al ristorante o direttamente a casa, cucinato dal proprietario. L'antipasto a base di samosa, ma meno forti come gusto e curry di quelle che si mangiano in India e in Sri Lanka, e Chu Chu Gratin (ovvero il Chuchu, frutto chayote, gratinato con formaggio e pancetta), piatto unico riso con maiale con sapori asiatici molto buono e un dolce non creolo, ovvero cuore di cioccolato fondente, ma con gelato alla vaniglia di Reunion!
La domenica la gente del posto si scatena a fare pic-nic con griglia, e questo vale anche per isola di Mauritius e sull’isola viene prodotta una birra di nome Bourbon, ma che tutti chiamano e conoscono come Dodo.
Abbiamo soggiornato presso una casetta con veranda sulla vallata nel sud dell'isola, Ravine Bleu, totalmente e assolutamente consigliata. Prezzo onesto (70 euro a notte) e proprietario di una gentilezza disarmante. Oltre tutto la cena è stata perfetta!
Partire ogni mattina molto presto.
Primo giorno 28 dicembre
Atterrati alle 5:30
- Piton de la Fournaise
- cilaos: insieme a Mafate e Salazie, è uno dei tre Cirques de La Réunion, ovvero quello che resta dell’esplosione e del crollo delle camere magmatiche di un vulcano che ricopriva l’isola. Ora questa regione è ricoperta di foreste e costellata di sentieri. Per raggiungere Cilaos, cittadina che si trova al centro dell’omonimo cirque, a circa 1200 metri, si imbocca la strada da Saint Louis: una strada indescrivibile, un susseguirsi di curve e tornanti (son più di 400) in uno scenario quasi incontaminato.
- Cirque de mafate e Salazie
- Hell Bourg e la cascate del velo della sposa
- Trou de Fer, iron hole
Accesso da Saint-Benoit Prendere la direzione Plaine-des-Palmistes poi Petite-Plaine. All'uscita del villaggio di Petite-Plaine, svoltare a destra sulla Route Forestière 2 de Bébour-Bélouve in direzione della foresta di Bébour. Passare il Col de Bélouve (7 chilometri dopo la foresta di Bébour). Proseguire sulla stessa strada fino al cartello che indica l'inizio del sentiero dell'École Normale, sulla destra della strada
The Iron Hole is the name given to this geological depression which forms a chasm with a depth of 300 meters and into which flows several streams that then form these beautiful falls.
The view of this set of waterfalls is accessible from the cottage Belouve, located in the forest of Bébour. We leave his car on the parking lot of the house and we follow the track of Allée Cavalière. I advise you to avoid the direction of the indicated path “Trou de Fer” because it is extremely muddy most of the year!
What I recommend is therefore to follow the Alley Cavaliere, to pass the Queen of Tamarins, an imposing tree lying, then continue on the same path ignoring the panel “Iron Hole”. It’s a little detour but at least you will not arrive at the pants full of slush to the knees.
Arrived at Belvedere du Trou de Fer, you will enjoy a magnificent view of the falls. It takes approximately 4 hours of walk back and forth.
- The Grande Anse Beach
- Maïdo is feasible from Mafate but it is also accessible by car from Hauts de Saint Gilles
cascate del Grand Galet o Cascade de la Grande Ravine. Dalla costa si sale verso l’interno seguendo una strada stretta e tortuosa a ridosso della Riviere Langevin. Bisogna guidare con prudenza perché ci sono diversi sensi alternati e strettoie, fino ad un parcheggio. Da qui in 5 minuti si arriva ad un punto panoramico per ammirare queste strepitose cascate, tra le più famose di Reunion.
Purtroppo, dopo varie ricerche, abbiamo capito che questo sentiero era chiuso per lavori di sistemazione delle passerelle e abbiamo optato per un’altra tappa più vicina. Non siamo rimasti delusi! Dalla Forêt de Bébour partono alcuni sentieri, tra cui il Sentier du Bras Cabot.
Giorno 29:-
- Saint Gilles les Bains, the hermitage beach per fare il bagno
Saint Leu, dove tirava un vento fortissimo ma almeno splendeva il sole, e abbiamo visitato Kelonia, un centro marino dedicato in particolare alla tartarughe.
Il pomeriggio l’abbiamo invece dedicato ad un sopralluogo nelle località costiere nord-occidentali: Saint Paul, col suo famoso cimitero marino (noi però non conoscevamo praticamente nessuno), Bucan Canot con la sua spiaggia tranquilla e Saint Gilles les Bains, il fulcro della movida turistica Réunionese
Le Maido si raggiunge con una strada di montagna (ma che non è neanche lontanamente paragonabile a quella per Cilaos). In un’ora si arriva a 2200 metri, in un fantastico punto panoramico che si affaccia direttamente sul Cirque de Mafate.
la route forestière des Tamarins, una strada asfaltata di 36 km che attraversa una foresta di cryptomerie sino ad arrivare nei pressi di Etang Salé
abbiamo proseguito sino al villaggio di Les Makes e poi da lì ancora 10 km verso La Fenetre, un altro fantastico punto panoramico che si affaccia stavolta sul cirque de Cilaos.
Secondo giorno: La cascata del Cane si incontra seguendo dapprima la Rivière du Mat e poi le indicazioni per il Belvedere dell’Eden, in mezzo ad un tripudio di verde.
Cascata Niagara. Tra una cascata e l’altra abbiamo anche fatto tappa a La Vanilleraie, all’interno di una vecchia dimora coloniale, dove viene coltivata e prodotta la vaniglia; è possibile anche acquistarne e seguire una breve visita guidata. In realtà nella zona nord-orientale vi sono molto “vaniglifici”: d’altronde La Réunion è nota anche come l’”isola della vaniglia” e viene coltivata e utilizzata in grande quantità.
Siamo arrivati poi al cosiddetto Grand Brulé: una distesa di lava, formata dalle eruzioni degli ultimi anni (ci sono anche i cartelli a bordo strada a indicare l’anno dell’eruzione). La strada passa proprio in mezzo a questi fiumi di lava.
A Sainte Rose c’è una curiosa chiesa: si dice che la lava, durante una delle sue discese in paese, si separò davanti alla chiesa per poi ricongiungersi oltre. Ed effettivamente la chiesa sorge proprio in mezzo alla colata, perfettamente intonsa.
Molto caratteristica, ma stavolta da un punto di vista più artistico, anche la chiesa di Sainte Anne.
A questo punto il programma prevedeva tappa al lago di Grand Etang e in seguito valle di Takamaka; ma come sempre il traffico aveva influito sulle tempistiche e il tempo a disposizione era poco, quindi abbiamo sacrificato il lago per andare a Takamaka.
La strada parte a nord di Saint Benoit e termina 15 km più avanti. Anche qui non mancano le cascate.
Abbiamo poi fatto sosta pranzo in un luogo idilliaco: Anse da Cascade.
Bagno a l’Ermitage
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Laguna: Saint Gilles les Bains, la spiaggia dell'Ermitage
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Mercato di San Pablo
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Passeggia nel circo di Salazie
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Maïdo a piedi
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San José e dintorni: spiaggia Grande Anse (a due passi da Saint Pierre) cascata del Grand Galet
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Scoperta del vulcano Piton de la Fournaise
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Bevi una birra Dodo e mangia un carrello in un ristorante locale.
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Hell Bourg (classificato tra i borghi più belli di Francia)
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Circo di Salazie
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Mafate Circus
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Itinerario Laves
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Paradise Beach di Grande Anse
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Piton de la Fournaise
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Bois Court Belvedere
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Villaggio di Grand Bassin
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Percorso dei 400 tornanti che porta a Cilaos
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Circo di Cilaos
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Pozzo dello stagno di sale

Mauritius: lo ammetto e lo dico subito, non è il mio posto. Prima di tutto praticamente tutta la costa è occupata da resort e bisogna lottare per trovare una spiaggia libera senza dover entrare nelle spiagge dei resort. E questa cosa non mi può assolutamente andare bene. Secondo punto. è davvero poco varia. terzo punto, si vede la derivazione "indiana" in quanto a pulizia...
La vera fregatura è che siamo arrivati da Reunion...come pulizia assolutamente europea, selvaggia, varia, ci si potrebbe stare una settimana. Unico problema di Reunion è il fatto che il mare sia infestato dagli squali, quindi sicuramente le acque di Mauritius per fare dei bagni sono più indicate...ma a parte questo non c'è proprio paragone, ad averlo saputo avrei fatto 4-5 giorni a Reunion e due a Mauritius.
Troux aux Biches
Siamo venuti qui a cena diverse volte per la qualità dei loro piatti e l’atmosfera.
Si tratta certamente di un posto molto “alla buona” ma era proprio quello che cercavamo per entrare nello spirito mauriziano/creolo.
Musica locale (la séga) a buon volume, servizio non velocissimo ma gentile.
Gli antipasti di pesce sono ottimi (gamberetti, polipo, insalate…) e altrettanto si può dire dei loro Mines (noodles) fritti al pesce, davvero gustosi e saporiti.
Belle Mare spiaggia
Oggi cominciamo il nostro tour in direzione nord, partendo di buon mattino per una prima sosta al mercato domenicale di Centre de Flacq. Il mercato della frutta, Goodland per vedere il più grande tempio Tamil e ancora a Poudre D’or.
Attraversiamo il centro di Floreal e Curepipe con destinazione il cratere di Trou Aux Cerfs. Il grande cratere del vulcano spento è oggi verdissimo, proseguiamo ancora verso il lago Sacro di Grand Bassin con il Tempio Indù, oggi secondo al mondo per i pellegrinaggi degli induisti.
Chamarel, con la sua cascata e l’area delle terre dai sette colori, poco prima, dal punto panoramico ben segnalato, potrete vedere la cascata di Chamarel, che precipita per 95 metri in un canyon sottostante.
Questo parco sulla costa meridionale dell’isola ospita il maggior numero di tartarughe giganti in cattività, oltre a un gran numero di coccodrilli, cervi, scimmie, pipistrelli e altri animali. è possibile vedere le megatartarughe!
Blue Bay Marine Park
A breve distanza da Mahébourg sulla costa sud-est troviamo questa spiaggia famosa per l’azzurro delle acque della sua laguna.
La prima spiaggia dall’ingresso è perfetta per nuotare, si trova in una laguna protetta e offre ombra sotto gli alberi.
Per l’ingresso in acqua consigliamo delle scarpette da scoglio perché ci sono sassi qua e là nell’acqua.
Proseguendo a piedi sulla spiaggia arriverete in una zona di mare aperto: qui troverete il miglior tratto di barriera corallina di tutta l’isola.
Durante la bassa marea, quando le onde non sono alte, è possibile entrare in acqua con maschera e pinne per esplorare questa area protetta.
SEYSCHELLES
Che dire, per me si posiziona al numero due, dopo Reunion. La motivazione è sempre la stessa, ovvero la varietà dei paesaggi e anche delle cose da fare. Sicuramente il mare è migliore, anche ovviamente di Mauritius, ma se si va alle Seychelles praticamente bisogna fare mare. Il punto più importante secondo me, rispetto alle altre due isole, sono i costi. In effetti qui è tutto dannatamente caro!l'avevo nasato appena siamo andati nella prima spiaggia e abbiamo visto una marea di russi benestanti...in effetti mangiare fuori è quasi proibitivo, tipo una insalatina 25 euro, per fortuna ci eravamo attrezzati con residence e cucina. Detto questo, non la mia tipologia di vacanza, ma paesaggi marini notevoli!
Partendo verso Port Launay, si raggiunge una baia tranquilla e protetta, caratterizzata da sabbia bianca finissima, acque azzurre ideali per lo snorkeling e una vegetazione lussureggiante che ombreggia tutta la spiaggia. La presenza di catamarani ormeggiati al largo e il continuo, ma discreto, movimento di turisti crea un’atmosfera rilassata. La baia si trova all’interno del Constance Ephelia Resort, ma l’accesso è libero.
Al ritorno, si passa da Anse à la Mouche e si imbocca la strada interna panoramica, Chemin les Canelles, che in pochi minuti riconduce ad Anse Royale. Lungo il tragitto si incontra il Jardin du Roi, un piccolo giardino botanico specializzato in spezie, con un’area dedicata alle tartarughe giganti. La visita è stata poi completata il giorno seguente.
A nord di Mahé si estende Beau Vallon, la zona turistica più sviluppata dell’isola, con una vasta scelta di hotel, ristoranti, negozi e altri servizi. La spiaggia, ampia e lunga, è perfetta per passeggiate e attività acquatiche.
Il Port Launay Marine Park, sulla costa nord-occidentale, si raggiunge attraversando l’entroterra montuoso dell’isola, attraversando il verde intenso del Morne Seychellois National Park. Lungo la strada si trova una fabbrica del tè, punto di partenza per sentieri che si snodano tra piantagioni e foreste. Giunti sulla costa, si incontra la Rivière l’Isletta, dove un sentiero conduce a una serie di cascate. La baia di Port Launay, all’interno del resort Constance Ephelia, è parte del parco marino ed è accessibile anche ai visitatori esterni.
Sulla costa ovest si trovano diverse spiagge degne di nota. Grand’Anse è la più estesa, con acque profonde adatte al nuoto e al surf. Anse Boileau offre una baia dalle acque tranquille e poco profonde, ideale per lo snorkeling. Più a sud, Baie Lazare si apre in una lunga insenatura, perfetta per le immersioni con maschera e boccaglio. Anse Takamaka, circondata da palme e alberi takamaka, offre uno scenario naturale caratteristico.
All’estremo sud si trova Anse Intendance, una spiaggia ampia e selvaggia con sabbia bianchissima e grandi massi granitici. Anse Forbans, sulla costa sud-orientale, è una lunga spiaggia dalle acque calme, ideale per chi cerca tranquillità. Anse Royale, anch’essa sul versante sud-est, è una delle spiagge più popolari dell’isola, grazie alla presenza di numerosi servizi e attività.
Sulla costa orientale si trova Anse aux Pins, una lunga striscia di sabbia con fondali bassi e ottimi punti per lo snorkeling. Infine, a nord-ovest, Sunset Beach è una piccola baia molto frequentata, apprezzata per le sue acque limpide.







































































































