
Kenya (ottobre 2024)
Come mio regalo dei 40 anni anticipati non ho saputo resistere!
prenotato volo da Francoforte a Nairobi, partenza venerdì e ritorno domenica, e subito il sabato un giorno/notte all'ormai, purtroppo, famosissimo Giraffe Manor!!
ma prima: IMPORTANTE: per pagare qualsiasi safari, ingresso al museo o simili, se si vuole fare il fai da te, abbiamo dovuto scaricare l'applicazione ecitizien. Per prima cosa, bisogna disporre di un account sul sito governativo ecitizen, con indirizzo mail e password.
Ognuno che si trovi in Kenya, a diverso titolo, dovrebbe averlo perché è necessario per ottenere il visto online. Se non vi ricordate più la password e/o non ve la siete segnata, potete cambiarla, l’importante è disporre almeno dell’indirizzo mail originale o aver fornito il vostro numero di telefono ed averlo attivo, perché vi arriveranno diversi OTP. Per alcuni potrete scegliere l’opzione mail o telefono, per altri potrebbe arrivare solo sulla mail.
Una volta entrati in ecitizen, vedrete nelle categorie il Kenya Wildlife Service (KWS) che è l’ente che regolamenta i parchi.
Ma potete vederlo solamente scegliendo l’opzione “vedi tutti” in alto all’elenco, altrimenti vi mostreranno solo quelli principali, tra cui non c’è il KWS.
Una volta entrati vi sarà chiesto di registrarvi solo nel caso siate registrati più di 30 giorni prima su ecitizen, altrimenti potrebbe essere difficile accedere. In quel caso però c’è un escamotage, dovete cambiare la password (sempre tramite OTP ricevuto) e così automaticamente vi riconoscerà come “nuovi” e vi farà entrare nel sistema di pagamento dei parchi.
Una volta entrati, avete la possibilità di scegliere se siete cittadini/residenti o turisti, di inserire un veicolo con relative specifiche e targa e un numero di persone. Potete anche pagare per altre persone, ma in una volta solo potete farlo esclusivamente se sono tutti cittadini/residenti o tutti turisti, in caso siano misti, dovrete rientrare una seconda volta nel sito.
I cittadini/residenti possono pagare con il servizio Mpesa o con carta di credito.
I turisti possono pagare solo con carta di credito, in dollari.
Sarebbe utile anche stampare le ricevute di pagamento che appariranno sul sito e saranno scaricabili, in modo da presentarle unitamente ai documenti dei passeggeri, al momento dell’ingresso.
SEMBRA FACILE: ed invece è UNA SPINA NEL FIANCO!!questo perchè l OTP non arriva, la conferma sulla mail non arriva, è tutto bloccato. Non ho provato con una VPN, abbiamo fatto tutto dall account di una persona che lavorava in hotel al Giraffe Manor, perchè ovviamente...ecitizen non funziona fuori dal Kenya!
quindi fino a che è presente questo sistema, la via è unica se non si vuole impazzire...farsi fare tutto dagli hotel in loco.
GIRAFFE MANOR
L'avevo visto sui social nel 2022 e, già nel 2022, avevo scritto alla mail che ho trovato sul loro sito per prenotare una sola notte....2 anni dopo!
Importantissimo muoversi per tempo perchè le stanze sono poche e vengono prese in fretta, soprattutto da quando è diventato...mi viene male solo a dirlo, instagrammabile...una vera piaga del nostro tempo!anche perchè è passato dal già non economico 1200 euro a testa a notte...a 2000. Sì sono 2000 euro a notte, facciamo dalle 12 del giorno di arrivo alle 10 del giorno dopo. Però ho deciso che una volta nella vita dovevo farlo!!
è costituito da due building differenti, uno dedicato ai riccastri che soggiornato più notti e ci aggiungono un safari (costi davvero fuori di testa, ancora di più di una notte sola) e un building, quello più antico e quello che mi è piaciuto di più, dedicato a chi si ferma solo una notte.
Neanche a dirlo, i 3/4 degli ospiti erano americani, con tutti gli accrocchi per farsi i video e le foto per i social...non apriamo questo capitolo perchè può solo finire male!
Quindi atterriamo a Nairobi in piena notte, dormiamo in un hotel vicino all'aereoporto che avesse anche la navetta gratuita e via, il giorno dopo prendo un uber e ci facciamo portare, per 10 euro circa, a 30 minuti di distanza dall'aereoporto, al Giraffe Manor!
Un vero schiaffo il costo a notte se si pensa a quanto costa un uber, e in generale a quanto costa la vita in Kenya...
Arriviamo alle 12, puntualissimi, non è possibile arrivare prima, e subito ci danno la stanza, ci spiegano tutto e via, iniziamo con il pranzo....decisamente di livello!
Verlo, i costi sono alti, ma sono inclusi pranzo, cena, the del pomeriggio, colazione, tutto di altissimo livello. Tutto il bere, e anche in questo caso...bottiglie di vino da 100 euro, gin da 200 euro a bottiglia, diciamo che da questo punto di vista non si poteva dire niente, sono stati anche carini e mi hanno organizzato la cena privata con torta di compleanno e canto annesso per un 40esimo anticipato....ma soprattutto il motivo per cui siamo qui!Le giraffe!
Uno dei motivi per cui mi sono convinta nel pagare una cifra del genere, che è contro i miei principi normalmente, già mi ricordo la sofferenza quando abbiamo pagato la watervilla a Moorea 700 euro per una notte in due (per altro adesso a trovarne a quelle cifre!), è che circa la metà della cifra va nella salvaguardia delle giraffe, in particolare della specie Rothschild. Il Giraffe Centre è un'organizzazione senza scopo di lucro che si dedica alla conservazione delle giraffe, in particolare della specie Rothschild, che è a rischio di estinzione.
È nato come progetto di riabilitazione per salvare la giraffa Rothschild. C'erano solo 120 giraffe rimaste in un ranch nel Kenya occidentale quando è stato fondato il Giraffe Centre. L'organizzazione non-profit vera e propria si chiama African Fund for Endangered Wildlife Kenya (AFEW). La casa originale dei fondatori, che è stata costruita negli anni 30, è stata trasformata in un hotel boutique molto suggestivo chiamato Giraffe Manor.
La giraffa di Rothschild, scientificamente nota come Giraffa camelopardalis rothschildi, è una sottospecie di giraffa caratterizzata da alcune peculiarità. Si distingue per il mantello con macchie grandi e poco definite, di colore marrone-arancione su uno sfondo beige, che si estendono fino alla parte inferiore delle zampe, conferendo l'aspetto di "calze bianche", inoltre possiede 5 cornine. è la giraffa più alta come sottospecie, con i maschi che arrivano anche a 6 metri.
Nella tenuta di questa magione le giraffe corrono libere e vengono nutrite direttamente dai turisti durante l'ora del The e a colazione, ma arrivano anche la mattina presto!siamo stati fortunati ad avere una delle bellissime stanze con balcone e quindi abbiamo potuto nutrire sia giraffe adulte che cuccioli direttamente dal balcone!

Il volo di rientro partiva la domenica a mezzanotte, abbiamo ancora un giorno intero da sfruttare!!anche perchè è necessario lasciare necessariamente il Giraffe Manor alle ore 10! Abbiamo preso un uber per farci accompagnare in due diversi posti molto vicini:
- la casa museo di Karen Blixen: Si tratta della casa coloniale dove la scrittrice visse tra il 1914 e il 1931 e che è stata trasformata in museo. Devo dire che non ne sapevo molto, ma mi sono aggiornata guardando brutalmente il film "La mia Africa" con la Streep, interessante da guardare in questo contesto! Alla fine dell’Ottocento, in questa casa Karen Blixen visse felicemente la sua infanzia, almeno fino ai 10 anni, quando il padre, al quale era enormemente affezionata, si tolse la vita. Quasi vent’anni dopo, bussò alla sua porta un’opportunità preziosa e insolita per una giovane donna dell’alta borghesia danese: un viaggio in Africa, dove prendersi cura di una piantagione di caffè da poco avviata dal cugino, il barone Bror von Blixen-Finecke. E così, nel 1913, a 28 anni, partì per l’Africa col cugino che da poco era anche divenuto il suo infedele marito, il quale non le trasmetterà solo un titolo nobiliare, ma poco dopo anche la sifilide, causa dello stato di salute cagionevole che tormenterà la scrittrice per tutto il resto della vita.
L’avventura africana di Karen Blixen era destinata a finire dopo diciotto anni, ma non prima di aver conosciuto un grande amore, il più appassionato della sua vita: Denys Finch Hatton, uomo colto, affascinante ma anche imprevedibile; uno spirito libero, col quale ebbe una relazione non convenzionale: come sarebbe stato possibile vivere con un uomo, instancabile avventuriero, che ogni volta partiva senza sapere quando sarebbe tornato?
Fallita la piantagione di caffè (quelle zone del Kenya non si prestavano a tale coltivazione) e devastata dalla morte improvvisa di Finch Hatton (schiantatosi col suo biplano al decollo dall’aeroporto di Voi), nel 1931 Karen fu costretta a ritornare in Danimarca. Inizialmente era restia a vivere nella sua terra natale, si sentiva imprigionata in quella vecchia casa di campagna. Poi si accese la passione che illuminerà gli anni a venire. Un interesse spontaneo, che in fondo aveva sempre nutrito: raccontare storie.
- L'orfanotrofio degli elefanti a Nairobi è il Sheldrick Wildlife Trust, situato nel Parco Nazionale di Nairobi. È un centro di recupero per elefanti orfani, dove i visitatori possono osservare i cuccioli durante la poppata e il bagno nel fango. Ma non solo!come regalo per il Fabry, ho adottato, da casa direttamente dal loro sito, un elefantino!Per poter vedere gli elefantini durante la poppata, sempre sul loro sito ufficiale ho prenotato la visita e l'ingresso, possibile solo in orario di pranzo. Non solo è possibile adottare un elefantino, ma anche una giraffa oppure un rinoceronte. In sito è possibile solo vedere gli elefantini, almeno in quel momento, questo perchè i tre rinocerontini ospiti erano molto malati e ciechi.
Gli ospiti dell'orfanotrofio sono elefantini, rinoceronti e giraffe che o sono rimasti orfani perchè morti i genitori, oppure perchè abbandonati, e sono stati trovati dai responsanbili dell'orfanotrofio nei vari parchi del Kenya. Vengono salvati da morte certa, curati e fatti crescere fino a che non siano in grado di tornare in libertà.
Il nostro elefantino si chiama TOTO, un maschietto oramai di 3 anni, e sul sito è possibile vedere tutte le storie https://www.sheldrickwildlifetrust.org/orphans/toto
Dalle 14 alle 18 invece abbiamo prenotato un safari, anzi un game come si dice adesso, nel parco nazionale di Nairobi!Il Parco Nazionale di Nairobi è il più antico del Kenya ed è l’unico Parco Naturale al mondo ad essere nelle vicinanze di una città. Dista, infatti, solo 7 km dalla città di Nairobi, capitale del Kenya con i suoi 3 milioni di abitanti, da cui il Parco ha preso il nome. Fu fondato nel 1946 per la salvaguardia degli animali e copre appena 117 kmq. È composto da tipici paesaggi africani, come pianure, foreste, gole scoscese e vegetazione lussureggiante lungo le rive del fiume Athi. Il Parco di Nairobi è noto per il suo rinoceronte nero e nonostante sia confinante con la città ospita leoni, leopardi, bufali, rinoceronti, iene cosi come tanti altri animali del Kenya. Ed è l'unico parco nazionale situato dentro una capitale!!
E abbiamo visto tutto, perfino una leonessa con i cuccioli (non so come il driver abbia fatto a vederla....), ovviamente il parco è troppo piccolo per vedere gli elefanti, ma ce ne siamo fatti una ragione....La particolarità di questo parco è sicuramente la sua posizione, proprio ai margini della città, che si vede nello sfondo, i piloni della ferrovia che lo attraversano e la vicinanza con l'aeroporto. Un vero e proprio parco urbano ma con gli animali che vi aspettate di vedere durante un safari. Non è uno zoo. Abbiamo prenotato con viator ad esclusione del biglietto di ingresso del parco che è stato comprato a parte. Ovviamente eravamo con dei turisti che erano senza biglietto e senza contanti, la carta di credito spesso non funziona, infatti abbiamo dovuto farci aiutare dal nostro tassista per prelevare i soldi ad un bancomat...
Alle 19 andiamo a mangiare al famoso Carnivore Restaurant, con formula all you can eat, dalle recensioni doveva essere una bomba, invece l ho trovato costoso e nella media come qualità, da evitare!
Alle 21 andiamo in aereoporto e a mezzanotte volo di rientro per Francoforte!














































































